Publio Cornelio Tacito – Politica
Risulta falsato dalla paura quand’erano al potere e, dopo la loro morte, dall’odio ancora vivo.
Risulta falsato dalla paura quand’erano al potere e, dopo la loro morte, dall’odio ancora vivo.
Che delusione, ero convinta che la politica dovesse occuparsi di curare il bene dei cittadini che costituiscono uno stato, e vedo ogni giorno di più che la politica è l’arte con cui i politici ci derubano e ci sottomettono.
Ormai dobbiamo prendere atto che in alto non esistono colpevoli, tutte le colpe sono soltanto della colpa, che ha deciso di esistere.
Ormai a molti politici è sfuggita la capacità di intendere, in compenso hanno mantenuto molto forte quella di volere.
Per aumentar l’attivo di un bilancio sempre in passivo, la “cartella pazza” impazza su tutta l’Italiana razza.
Invito, se esiste – non credo –un politico dei nostri giorni a cogliere questa sfida; provi egli a vivere un giorno con la capacità di spesa di un operaio, muratore, minatore, spazzino e con lo sforzo fisico e psicologico che ognuno di queste straordinarie persone – indispensabili per noi e anche per loro – sono costrette ad affrontare ogni volta che il sole entra timidamente nelle loro case e si rendano, lor signori conto del vero valore del fare o sentirsi politico o politicante, partendo dal più prezioso dei valori che i più disconoscono: “l’umiltà”.
Un politico deve essere ambizioso, ma deve anche avere la cognizione del proprio limite.