Fausto Bertinotti – Politica
Carlo Marx, se lo ricorda? Bene, lui ci aveva preso, aveva capito e indovinato tutto.
Carlo Marx, se lo ricorda? Bene, lui ci aveva preso, aveva capito e indovinato tutto.
Quando in un piccolo Stato si diffonde l’abitudine di condannare senza sentire, di applaudire un discorso dettato dalla passione, quando vi si dà il nome di virtù all’esagerazione ed al furore, e si accusa di delitto la moderazione e l’equità, allora quello Stato sta per cadere in rovina.
I politici non hanno ancora capito che per montarsela, la testa, bisogna averla.
Chi applica regole che vanno contro il buonsenso e l’interesse comune è complice di chi quelle regole le ha create.
Scegliere chi votare significa scegliere a chi dare il potere. Cambia l’etichetta ma l’idiota è sempre lo stesso.
Sono troppi i cittadini capaci di intendere e volere che vanno a votare partiti composti da politici incapaci di intendere e volere, dobbiamo cominciare a pensare che è il contrario?
La disonestà, la corruzione, è così evidente e sviluppata nel nostro paese, tanto da incarnarsi nelle deboli coscienze di uomini piccoli ma privilegiati che hanno il coraggio di definirsi uomini di stato.
Quando in un piccolo Stato si diffonde l’abitudine di condannare senza sentire, di applaudire un discorso dettato dalla passione, quando vi si dà il nome di virtù all’esagerazione ed al furore, e si accusa di delitto la moderazione e l’equità, allora quello Stato sta per cadere in rovina.
I politici non hanno ancora capito che per montarsela, la testa, bisogna averla.
Chi applica regole che vanno contro il buonsenso e l’interesse comune è complice di chi quelle regole le ha create.
Scegliere chi votare significa scegliere a chi dare il potere. Cambia l’etichetta ma l’idiota è sempre lo stesso.
Sono troppi i cittadini capaci di intendere e volere che vanno a votare partiti composti da politici incapaci di intendere e volere, dobbiamo cominciare a pensare che è il contrario?
La disonestà, la corruzione, è così evidente e sviluppata nel nostro paese, tanto da incarnarsi nelle deboli coscienze di uomini piccoli ma privilegiati che hanno il coraggio di definirsi uomini di stato.
Quando in un piccolo Stato si diffonde l’abitudine di condannare senza sentire, di applaudire un discorso dettato dalla passione, quando vi si dà il nome di virtù all’esagerazione ed al furore, e si accusa di delitto la moderazione e l’equità, allora quello Stato sta per cadere in rovina.
I politici non hanno ancora capito che per montarsela, la testa, bisogna averla.
Chi applica regole che vanno contro il buonsenso e l’interesse comune è complice di chi quelle regole le ha create.
Scegliere chi votare significa scegliere a chi dare il potere. Cambia l’etichetta ma l’idiota è sempre lo stesso.
Sono troppi i cittadini capaci di intendere e volere che vanno a votare partiti composti da politici incapaci di intendere e volere, dobbiamo cominciare a pensare che è il contrario?
La disonestà, la corruzione, è così evidente e sviluppata nel nostro paese, tanto da incarnarsi nelle deboli coscienze di uomini piccoli ma privilegiati che hanno il coraggio di definirsi uomini di stato.