Silvio Berlusconi – Politica
L’anticomunismo è un dovere morale.
L’anticomunismo è un dovere morale.
La prima cosa da fare nel caso Ronald Reagan stia parlando in televisione: accendete e abbassate il volume, mettete vostro figlio davanti allo schermo e avvertitelo: “Se ti chiede di entrare in una macchina, ti offre una caramella, o ti chiede di andare a combattere in Nicaragua, digli di no!”
I politici sono così impegnati a fare il loro interesse che non hanno tempo ed energie per fare l’interesse del paese.
Le regole da rispettare sono strettamente in mano al nessuno di turno. I candidati all’ottava elezione fanno fuoco e fiamme, accendono gli entusiasmi di parenti e clienti. Una nuvola anarchica sta sopra al comizio di piazza, sistema antincendio organizzato dall’alto, quindi sicuro. Stivali prodotti in cina da una ditta italiana con dentro gambe europee con mente tedesca sorvegliano attentamente le piazze. Hanno pastrani grossi con gradi che non si vedono. Sono pronti ad aprirli all’occorrenza mostrando a seconda del bisogno qualche carota e molti bastoni, perché secondo studi molto seri è più di bastoni che di carote che abbiamo bisogno.
Mi pare che stanno cambiando un’infinità di problemi per la povera gente come noi: fanno solamente bene a ricchi e il diavolo con i poveri. Ma non possiamo fare niente, perché questa è l’anima della politica.
L’ebbrezza del potere cominciò a decomporsi in raffiche di disagio.
La debolezza ha sempre rappresentato una tentazione ad usare la forza.