Antonio Di Pietro – Politica
La politica è l’arte del compromesso.
La politica è l’arte del compromesso.
“La legge non consente a un minore di concludere un qualsiasi importante accordo o di avervi parte, mio buon sovrano, sostenendo che la sua intelligenza immatura non è in grado di tener testa al maturo senno e alle perfide astuzie degli adulti. Il demonio può comprare un fanciullo, se così vuole, e se il fanciullo è consenziente ma non inglese; in quest’ultimo caso il contratto sarebbe nullo e inefficace.””Sembra a me scortese, non cristiano e mal concepito il fatto che la legge inglese neghi agli Inglesi il privilegio di vendersi al demonio e di finire all’inferno!” gridò Tom, con sincera foga.
Non chiamate sciocco chi non segue la politica. È semplicemente un individuo che ama le favole a lieto fine.
L’Italia è un paese così, in cui bisogna arrampicarsi molto in alto per vedere un po’ lontano.
L’italiano medio, tra clic e ristoranti, si lamenta da decenni di chi lo governa, eppure questi sono ancora lì, con i loro flaccidi culoni sui comodi scranni a tirar fuori conigli morti dal cilindro del nostro futuro. L’homo italicus alla piazza preferisce da sempre la pizza, alle manifestazioni, le degustazioni, non conosce chi sia il ministro della difesa, ma ti citerebbe il centrocampo dell’Atalanta, anziché di politica attiva si nutre, davanti la sua pay tv, di polemica cattiva, gli aumentano l’iva ma lui continua a interessarsi del matrimonio della diva, non capisce di devolution, basta che funzioni la Playstation. Siamo patologicamente privi di memoria storica, anche a breve termine; non so se il nostro senso civico sia affetto da Alzheimer o sindrome di Stoccolma.
La politica non è far compromessi la vera, la pulita politica è mettere a disposizione forza, intelletto, potere a favore della classe media/piccola operaia.
Il politico è il solo uomo che pur avendo due mani (come tutti gli uomini ) arraffi a quattro (e multipli di quattro) mani.