Benito Mussolini – Politica
Chi vuol governare deve imparare a dire di no.
Chi vuol governare deve imparare a dire di no.
Occhio a non ritrovarci fra vent’anni come la Francia.
Politicamente sono atea, nel senso che non credo in chi si mette in vendita tra i partiti di destra, centro e sinistra; ma credo nei profani della politica, in tutte quelle persone che hanno delle buone idee e collaborano insieme per il bene di tutti rendendo le parole vere coi fatti.
La democrazia sostituisce l’elezione da parte dei molti incompetenti all’incarico affidato dai pochi corrotti.
Può tuttavia accadere che un gusto eccessivo per i beni materiali porti gli uomini a mettersi nelle mani del primo padrone che si presenti loro. In effetti, nella vita di ogni popolo democratico, vi è un passaggio assai pericoloso. Quando il gusto per il benessere materiale si sviluppa più rapidamente della civiltà e dell’abitudine alla libertà, arriva un momento in cui gli uomini si lasciano trascinare e quasi perdono la testa alla vista dei beni che stanno per conquistare.Preoccupati solo di fare fortuna, non riescono a cogliere lo stretto legame che unisce il benessere di ciascuno alla prosperità di tutti. In casi del genere, non sarà neanche necessario strappare loro i diritti di cui godono: saranno loro stessi a privarsene volentieri. Se un individuo abile e ambizioso riuscisse a impadronirsi del potere in un simile momento critico, troverà la strada aperta a qualsivoglia sopruso. Basterà che si preoccupi per un po’ di curare gli interessi materiali e nessuno lo chiamerà a rispondere del resto. Che garantisca l’ordine anzitutto! Una nazione che chieda al suo governo il solo mantenimento dell’ordine è già schiava in fondo al cuore, schiava del suo benessere e da un momento all’altro può presentarsi l’uomo destinato ad asservirla. Quando la gran massa dei cittadini vuole occuparsi solo dei propri affari privati i più piccoli partiti possono impadronirsi del potere.Non è raro allora vedere sulla vasta scena del mondo delle moltitudini rappresentate da pochi uomini che parlano in nome di una folla assente o disattenta, che agiscono in mezzo all’universale immobilità disponendo a capriccio di ogni cosa: cambiando leggi e tiranneggiando a loro piacimento sui costumi; tanto che non si può fare a meno di rimanere stupefatti nel vedere in che mani indegne e deboli possa cadere un grande popolo.
Qualcuno era comunista perché sognava una libertà diversa da quella americana.
Quando chi dovrebbe tutelarti ti offende, quando la giustizia non è giustizia, quando difenderti richiede mezzi che non hai, hai due strade, o uccidi te stesso o uccidi chi ti ha portato a questo, purtroppo la maggior parte di noi sceglie la prima soluzione.