Otto von Bismarck – Politica
La politica è l’arte del possibile.
La politica è l’arte del possibile.
Ci sono più scuole di politica che scuole di pensiero, andrebbe istituita una scuola di antipolitica.
Ma se a sentirli parlare sono tutti bravi e con idee perfette, allora perché siamo ridotti così?
La più pericolosa delle malattie degli italiani è la politica, e purtroppo la sanità di stato non potrà mai curare quel tipo di malati perché se guarissero sarebbe la sanità di stato ad ammalarsi gravemente.
Tenevo una vecchia icona di Stalin perché è il comunista che ammiro di più: quello che ha fatto fuori più comunisti.
Il trono dei parlamentari italiani capitolerà, nell’agognato momento in cui affideremo al presidente della repubblica, quei poteri decisionali, volti alla tutela dei bisogni della collettività. Sin quando questo non avverrà, andremo avanti come una tartaruga e continueremo ad osservare quella bilancia, in cui la ricchezza economica risulta sproporzionatamente concentrata nelle mani candide, prive di calli di chi abbiamo designato con le nostre mani, mani che risultano provate dalla fatica per riuscire (quando si ha fortuna) a portare quell’essenziale.
La rivoluzione è un battito estremo che parte dall’interno, un’esasperazione che ti mantiene sveglio nelle notti stellate, rimbomba nelle vene anche quando piove, ti arde sulla pelle, non lascia scampo a pensieri pacati. La rivoluzione chiede la tua vita e devi solo chiederti se sei disposto a concederla. La rivoluzione non siederà al tuo fianco in salotto, non ti aspetterà sulla soglia; la rivoluzione è femmina e come ogni donna, quando non si sente amata, fugge via.