Roberto Gervaso – Politica
Più che del compromesso, la politica è l’arte della simulazione.
Più che del compromesso, la politica è l’arte della simulazione.
Il passato, compreso quello più recente, è stato abolito. Se mai sopravvive da qualche parte, è in oggetti concreti e privi di un nome che lo definisca. Noi già non sappiamo praticamente nulla della Rivoluzione e degli anni che l’hanno preceduta. Tutti i documenti sono stati distrutti o falsificati, tutti i libri riscritti, tutti i quadri dipinti da capo […] e questo processo è ancora in corso. La storia si è fermata. Non esiste altro che un eterno presente dove il Partito ha sempre ragione. Una volta portata ad effetto di questa azione non resta prova alcuna. La sola prova è nella mia mente, ma non ho alcuna certezza che esistano altri esseri umani con i miei stessi ricordi.
Son sicuro che a breve cambierà qualcosa, infine loro non possono mica vivere tutti fino a cent’anni!
Probabilmente i politici venderebbero anche lo “jus primae noctis” delle neo spose degli altri pur di fare cassa.Molti italiani invece comprerebbero volentieri lo “jus primae boctis” verso i politici.
Marciare, non marcire!
Perché si chiama Democrazia Cristiana? Perché vogliono fare i furbi. Democrazia va bene, ma Cristiana? Perché? Come se io, per prendere i voti degli elettricisti, mi chiamassi Democrazia Elettrica.
Dal popolo della libertà al popolo dei carcerati. Non è il massimo.