James Joyce – Progresso
La storia è un incubo da cui cerco di destarmi.
La storia è un incubo da cui cerco di destarmi.
Non c’è occasione in cui le donne debbano considerarsi subordinate o inferiori agli uomini. Le lingue proclamano che la donna è metà dell’uomo e, a parità di ragionamento, l’uomo è la metà della donna. Essi non sono due entità separate, ma metà di una sola cosa. La lingua inglese va oltre e chiama le donne la metà migliore dell’uomo.
Non sono uno di quei ragazzi la cui vita fa perno intorno ai telefoni cellulari.Non appartengo alla categoria di persone con le quali è possibile instaurare un rapporto soltanto tramite sms.Continuo a preferire il calore umano, il dialogo diretto, il linguaggio del corpo, la spontaneità di un silenzio alle relazioni telematiche ed artefatte.Chi vuol comunicare realmente con me, può trovare del tempo per vivermi di presenza.
Solo perché nel mondo varie cose sono andate in un certo modo nel passato, e vanno tuttora così nel nostro presente, ciò non vuol dire che esse siano indiscutibilmente giuste e che in futuro debbano continuare ad andare nello stesso identico modo.
Se l’essere umano non fosse così insulso, non si farebbe distruggere dalle macchine che lui stesso, con tanto ingegno, ha creato.
Il mondo ha bisogno di Pace. Il mondo ha bisogno d’amore. Anche del tuo.
Tutta la religione della spontaneità, della libertà, della creatività, della sessualità gronda del peso del produttivismo; anche le funzioni vitali si presentano immediatamente come funzioni del sistema economico. La stessa nudità del corpo, che pretende di essere emancipata e progressista, lungi dal trovare la naturalezza al di là degli abiti, dei tabù, della moda, passa accanto al corpo come equivalente universale dello spettacolo delle merci, per scrivere i suoi segni univoci, che si evidenziano nel linguaggio dei bisogni indotti e dei desideri manipolati.