Tau Magister I – Religione
La religione è il mezzo, la sottomissione è il metodo, poteri e danaro il fine. Solo la vera spiritualità e l’illuminazione più pura saranno l’antidoto di questo male.
La religione è il mezzo, la sottomissione è il metodo, poteri e danaro il fine. Solo la vera spiritualità e l’illuminazione più pura saranno l’antidoto di questo male.
Due cose in ogni uomo sono da purificare: l’intelletto e l’affetto; l’intelletto per conoscere, l’affetto per volere.
Il credere non può nuocerti. Il non credere può rendere tutto più difficile.
Dio non è morto, ciò che muore sono le forme sempre limitate che l’uomo dà a Dio.
Dio è una partita che si gioca con l’ipotetico e si vince le con le proprie convinzioni.
Siccome negli ultimi momenti della creatura umana, il prete, profittando dello stato spossato in cui si trova il moribondo, e della confusione che sovente vi succede, s’inoltra, e mettendo in opera ogni turpe stratagemma, propaga coll’impostura in cui è maestro, che il defunto compì, pentendosi delle sue credenze passate, ai doveri di cattolico: in conseguenza io dichiaro, che trovandomi in piena ragione oggi, non voglio accettare, in nessun tempo, il ministero odioso, disprezzevole e scellerato d’un prete, che considero atroce nemico del genere umano e dell’Italia in particolare. E che solo in stato di pazzia o di ben crassa ignoranza, io credo possa un individuo raccomandarsi ad un discendente di Torquemada.
Signore! Difendimi sempre dai nemici dell’anima mia specialmente nel punto estremo della mia vita.