Mauro Lanari – Religione
Ci può essere del metodo pure nella mancanza di metodo.
Ci può essere del metodo pure nella mancanza di metodo.
Grazie Gesù di ogni tuo silenzio perché so con certezza che stai ascoltando e parlando al mio cuore.
Ogni persona seriamente risoluta nella ricerca della scienza diventa convinta che nelle leggi dell’universo si manifesta uno spirito, uno spirito di gran lunga superiore a quello dell’uomo, e uno di fronte al quale noi, con i nostri modesti poteri, dobbiamo sentirci umili.
Chi crede non s’imbatterà mai in un miracolo. Di giorno non si vedono stelle.
Non possiamo garantire meglio la felicità eterna, che vivendo e morendo nel servizio dei poveri tra le braccia della Provvidenza.
Oh mio Signore, il tuo guerriero si in ginocchia dinnanzi a te, è servo del tuo infinito cuore buono. Oh mio Signore, la tua dimora è il mio cuore e la mia anima devota si china innanzi a te.
Una volta in risposta alla domanda: “Lei crede nel Dio di Spinoza?”, Einstein rispose così: “Non posso rispondere con un semplice sì o no. Io non sono ateo e non penso di potermi chiamare panteista. Noi siamo nella situazione di un bambino piccolo che entra in una vasta biblioteca riempita di libri scritti in molte lingue diverse. Il bambino sa che qualcuno deve aver scritto quei libri. Egli non conosce come. Il bambino sospetta che debba esserci un ordine misterioso nella sistemazione di quei libri, ma non conosce quale sia. Questo mi sembra essere il comportamento dell’essere umano più intelligente nei confronti di Dio. Noi vediamo un universo meravigliosamente ordinato che rispetta leggi precise, che possiamo però comprendere solo in modo oscuro. I nostri limitati pensieri non possono afferrare la forza misteriosa che muove le costellazioni. Mi affascina il panteismo di Spinoza, ma ammiro ben di più il suo contributo al pensiero moderno, perché egli è il primo filosofo che tratta il corpo e l’anima come un’unità e non come due cose separate”.