Ivano De Luca – Religione
Il numero ricorrente nella religione è il 3. Ma anche nella vita dell’uomo: se compri confezioni di birre sono da 3, da 6, da 9, da 12, da 15, da 18 e da 24! Dio vuole farci campare 100 anni… siamo noi che non lo vogliamo.
Il numero ricorrente nella religione è il 3. Ma anche nella vita dell’uomo: se compri confezioni di birre sono da 3, da 6, da 9, da 12, da 15, da 18 e da 24! Dio vuole farci campare 100 anni… siamo noi che non lo vogliamo.
La religione è il singhiozzo di una creatura oppressa, il sentimento di un mondo senza cuore, lo spirito di una condizione priva di spirito. È l’oppio dei popoli.
Quando non riesci a camminare a gran passi per la via che a Dio conduce, contentati dei piccoli passi ed aspetta pazientemente che abbi gambe per correre, o meglio ali per volare.
Non fare progetti per il tuo domani, perché il domani non fa parte dei tuoi progetti. Il tuo domani è nelle mani di Dio.
La preghiera è fede, è sicurezza, è abbandono, è amore.
Quando arrivi ad un traguardo, o stai per farlo, non credere che sia tutto merito tuo, ma per ogni scalino che hai fatto per salire, hai avuto accanto persone, luoghi e tempi su cui ti sei poggiato e che ora rinneghi e quasi disprezzi, con un atteggiamento da codardi e da irriconoscenti. E tutte quelle persone, luoghi e tempi lo hanno fatto solo con piacere, senza volere nulla in cambio, ma di certo non si aspettavano di vedersi le spalle rivolte anziché uno sguardo di fronte almeno per dire “grazie!”
Dateci una religione che ci possa aiutare a vivere, perché non possiamo morire senza assistenza.