Antonio Recanatini – Religione
Dovremmo inventarci un altro Dio per la povertà e la miseria, non per far torto alle divinità esistenti, solo perché esse sono tutte impegnate a favorire unicamente i ricchi.
Dovremmo inventarci un altro Dio per la povertà e la miseria, non per far torto alle divinità esistenti, solo perché esse sono tutte impegnate a favorire unicamente i ricchi.
Tutto è possibile in un mondo senza Dio.
Passai almeno un’ora a scrutare le acque, a folleggiare con i miei pensieri, a darmi tutta la positività del mondo per l’indomani, per il giorno dopo, quasi la sindrome del giorno dopo. I soliti discorsi. Domani farò questo, domani inizierò, domani vado, domani compro, domani ci sarò, domani andrò, ma l’indomani rimaneva oggi, non esisteva domani.
Avremo bisogno di un nuovo Mosè che ci guidi fuori dalle storture del mondo, avremo bisogno di credere in un qualcosa di mistico, che ci dia pace e serenità. Tanti, troppi valori si sono persi, soggiogati da false tendenze, dall’apparire, dal denaro, se tornassimo tutti a bagnarci con quelle acque sacre, se in noi sentissimo ancora il bisogno di uguaglianza, e di fratellanza, forse ci parrebbero meno ardue le montagne che ognuno di noi deve scalare nella vita di tutti i giorni.
Il male peggiore dell’uomo è non riconoscere il peccato, non riconoscere il male. Una società senza Dio è una società senza luce.
Il Papa “il vento scuote la casa di Dio” -Dove l’appartenenza a un Credo alimenta la convinzione che l’universalità della casa del Creato, sia definita e limitata dall’esperienza e realizzazione Umana della propria cultura e della Città del Vaticano.
Davanti al Salvatore deponiamo il nostro desiderio di rispondere all’invito di Gesù di tenerci pronti.