Jean-Paul Malfatti – Religione
Se vuoi credere credi; se non ti va di credere non credere! Ma non ti appoggiare sulla tua credenza, non-credenza o miscredenza per imporre agli altri le tue scelte o le tue non scelte.
Se vuoi credere credi; se non ti va di credere non credere! Ma non ti appoggiare sulla tua credenza, non-credenza o miscredenza per imporre agli altri le tue scelte o le tue non scelte.
L’uomo non è che un episodio, un momento nel destino universale.
Lo so che non sono perfetto…Lo so che non sono perfetto, né lo sarò mai!…
Nelle notti di tenebra, prova a vedere il barlume della luna nelle leggere stille di rugiada che bagnano, pian piano, le foglie degli alberi e dei cespugli. E nei giorni di tempesta, i sottili raggi del sole che, anche se nascosto dietro alle nubi all’orizzonte, ancora fanno brillare le grosse gocce di pioggia che cadono, senza sosta, dalle nuvole scure che coprono il cielo.
L’uomo è un prigioniero che non può aprire la porta della sua prigione e scappare… deve aspettare; e non è libero di gestire la sua vita finché Dio non lo chiama.
La spiritualità di una persona è come un seme piantato da tempi immemorabili che aspetta solo di germinare.
La religione come ogni forma di credenza non ha avvenire e risulta una vuota illusione senza futuro, per il quale nel tempo presente bisogna lavorare, seppure lentamente e gradualmente, per affermare il primato della ragione. Da questo punto di vista la religione non solo aiuta a crescere ma rappresenta un freno a cui bisogna liberarsi.