Daniele De Patre – Religione
Libero di cercarti, libero di sentirti, libero di trovarti, libero di incontrarti, libero di sfiorarti, libero di vederti, libero di amarti! Gesù!
Libero di cercarti, libero di sentirti, libero di trovarti, libero di incontrarti, libero di sfiorarti, libero di vederti, libero di amarti! Gesù!
Non angustiatevi troppo per i vostri errori, non temete la morte che trascina tutto via lentamente, sappiate che questo è partito da una volontà più potente dell’uomo, e i suoi errori, soprattutto quando compie il male, segue maggiormente la volontà di Dio senza saperlo. Spiegato nero su bianco.
La speranza che i cristiani hanno di possedere un bene infinito è mista di gioia effettiva e di timore; non sono infatti come coloro che sperano in un regno nel quale non avrebbero nulla, essendo sudditi: essi sperano nella santità, nella liberazione dall’ingiustizia, e ne hanno qualche cosa.
Dio non è morto, ciò che muore sono le forme sempre limitate che l’uomo dà a Dio.
Chi riesce a trascurare la limitatezza delle circostanze, pensando all’onnipotenza di Dio, supera le difficoltà.
Al termine dell’esistenza terrena, rivivremo una terza vita, sotto un altro aspetto, sotto un’altra dimensione. Sarà quella eterna, quella dell’anima.
Non é irreligioso chi rinnega gli dei del volgo, ma chi le opinioni del volgo applica agli dei.