Federico Ossola – Religione
La fede è libertà e la libertà è fede.
La fede è libertà e la libertà è fede.
Persuadiamoci di questa verità: l’amor proprio non muore prima di noi.
La Bibbia è un documento che è giunto a noi dopo esser passato sotto le mani di diversi scribi, diversi amanuensi, diversi interpreti e diversi traduttori che è difficile, oggi, poterla “interpretare” per quel significato che aveva originariamente nel 250 a.C., il tempo a cui si fa risalire la sua prima forma scritta in lingua greca ad opera dei 72 saggi. L’origine è ben più remota così come il significato di alcuni suoi termini “fondamento” dell’impostazione religiosa degli ebrei. La verità è ben oltre, è cercando verso quell’oltre che si aprono occhi ed orecchie, ma quel che più conta è che si apre la mente.
Sappiamo bene che ciò che facciamo non è che una goccia nell’oceano. Ma se questa goccia non ci fosse, all’oceano mancherebbe.
Io definisco l’ateo come a una persona che entra in una casa, trova una tavola imbandita di cibi succulenti, approfittando ne mangia a sazietà, e poi dice a e stesso: Chi ha preparato questi cibi non esiste.
La domanda non è “Dio c’è, Dio non c’è” questo divide. La domanda è “Hai cuore e amore da dare?”.
Coloro che credono di non credere in Dio, in realtà poi credono inconsciamente in Lui, perché il Dio di cui negano l’esistenza non è Dio, ma qualcos’altro.