Arrigo Boito – Religione
Dio ci diedestretti orizzontie sconfinate alipovera fedee immensi ideali.
Dio ci diedestretti orizzontie sconfinate alipovera fedee immensi ideali.
Dio è ovunque, peccato che in ogni luogo si fermi soltanto per qualche istante.
In qualche luogo, dicono gli sciocchi, c’è un Dio meraviglioso che ha fatto l’uomo a sua somiglianza. Eppure l’uomo non è meraviglioso.
Capì che oltre alla vita materiale di cui s’era contentata fino allora, c’era una vita spirituale. In questa vita spirituale si penetrava per mezzo della religione, ma non quella che fino all’infanzia avevano insegnato a Kitty e che consisteva nell’andare alla messa e ai vespri, alla casa delle vedove, dove s’incontravano persone di conoscenza, e nell’imparare a mente testi slavi col pope: una religione superiore, piena di mistero, che si collegava a idee alte, a sentimenti puri, ad una fede che non era un dovere ma uno slancio d’amore.
Non tocca all’uomo cercare Dio e credere in lui: egli deve semplicemente rifiutarsi di amare quelle cose che non sono Dio. Un tale rifiuto non presuppone alcuna fede. Si basa semplicemente sulla constatazione di un fatto evidente: che tutti i beni della terra sono finiti e limitati, radicalmente incapaci di soddisfare quel desiderio di un bene infinito e perfetto che brucia perpetuamente in noi.
Il buddismo crede nella reincarnazione, ma tale teoria è sconveniente per il saggio, infatti è meglio che tanti imbecilli rimangano nel regno dei morti.
Dio è, e non esiste. La Chiesa non c’è, e si vede.