Gustave Flaubert – Religione
L’umanità si è messa a girare le sue macchine e, vedendo che ne sgorgava oro, ha esclamato: è Dio! E quel Dio, essa lo mangia!
L’umanità si è messa a girare le sue macchine e, vedendo che ne sgorgava oro, ha esclamato: è Dio! E quel Dio, essa lo mangia!
Se Dio si mettesse a filosofare dimostrerebbe che l’uomo non è.
La mia religione consiste di un’umile ammirazione per l’illimitato spirito superiore che rivela se stesso nei leggeri dettagli che siamo capaci di percepire con la nostra mente gracile e debole.
L’amore, riteneva, doveva arrivare di colpo, con schianti e folgorazioni, uragano celeste che si abbatte sulla vita, la sconvolge, ghermisce le volontà come foglie e precipita il cuore negli abissi. Non sapeva che sulle terrazze delle case la pioggia produce allagamenti quando le grondaie sono intasate, e avrebbe continuato a sentirsi al sicuro se all’improvviso non avesse scoperto una crepa nel muro.
A cosa servirebbe avere una mente, se Dio non avesse dato la possibilità di riflettere.
Se dalla preghiera si alza un uomo migliore, la preghiera è esaudita.
Se guardo il mare penso all’infinito, se guardo Dio penso all’amore infinito.