Baruch Spinoza (Benedetto Spinoza) – Religione
La sostanza che intendiamo essere per sé sommamente perfetta e nella quale non concepiamo assolutamente nulla che implichi un qualche difetto o limite di perfezione, si chiama Dio.
La sostanza che intendiamo essere per sé sommamente perfetta e nella quale non concepiamo assolutamente nulla che implichi un qualche difetto o limite di perfezione, si chiama Dio.
Se il miscredente e peccatore manifesta con sincerità il suo amore, Dio è pronto al perdono.
Verrà il giorno in cui la scienza dimostrerà che è vero quello che Gesù ci sta dicendo da duemila anni: Che tutti i mali dell’umanità finiranno, quando impareremo ad amarci, come Lui ci ha amati.
Ha senso dire che chi nega Dio vorrebbe mettersi al suo posto? Se Dio non esiste, non può essere questione di rimpiazzarlo. L’argomento della superbia sta e cade con Dio e, se Dio esiste, non vale più niente.
Perché Dio dovrebbe incavolarsi a morte con chi dice che uno più uno fa due. E che se cambia il risultato distrugge il Mondo e il suo regno, crollati nella negazione della materia e dello spirito. E che il rapimento e la macellazione per aggiungere doppio splendore all’universo lo consuma nel nulla, insieme a tutte le cose. E che dovrà in quel caso ammazzare ogni bellezza per sostenerlo prima del crollo definitivo, spenta l’ultima candela. E che… beh si, forse ha ragione a imbestialirsi.
Se la chiesa non è per l’uomo non è degna di fede, non può essere chiesa.
La vita ci è stata data per conoscere Dio; la morte per incontrarlo.