Cartesio (René Descartes) – Religione
È almeno certo, tanto quanto una dimostrazione in geometria, che Dio è o esiste.
È almeno certo, tanto quanto una dimostrazione in geometria, che Dio è o esiste.
Mi basta sapere che Dio scoprirà con amarezza e risentimento, sulla soglia della perdizione, che avere non è uguale ad essere, che il cuore, la bellezza, l’intelligenza, non sono buoni al portatore. Questa è una certezza. La sicurezza che deriva dalle leggi matematiche e fisiche è inequivocabile e ferma. La sicurezza che deriva dalle ambizioni sproporzionate alla validità e onestà della propria giustizia, dal credersi onnipotenti e poter fare quello che si vuole per raggiungere il potere, è illusoria e vana.
“Tendiamo insidie al giusto, perché ci è d’imbarazzo”. Non si tratta di odio gratuito, ma di odio interessato: il giusto è odiato per la sua giustizia. La giustizia dà fastidio e deve essere tolta di mezzo. I persecutori sono pure atei, dato che sono sicuri che Dio non farà nulla per difendere il giusto: ateo non è (solo) chi pensa che Dio non esiste, ma anche chi pensa che è impotente o indifferente.
La teologia è il tentativo di spiegare l’inconoscibile nei termini di ciò che non vale la pena conoscere.
Ci vuole tanta, troppa fede… ma io ce la farò con te!
L’uomo è soltanto un errore di Dio? Oppure Dio è soltanto un errore dell’uomo?
Dio è un infinito piatto, e le religioni sono semplicemente diverse forchette, alla fine tutti si nutrono dei pensieri di Dio.