Dante Alighieri – Religione
La gloria di colui che tutto move per l’universo penetra e risplende in una parte più e meno altrove.
La gloria di colui che tutto move per l’universo penetra e risplende in una parte più e meno altrove.
Ogni sapienza viene dal Signore ed è sempre con lui. La sabbia del mare, le gocce della pioggia e i giorni del mondo chi potrà contarli? L’altezza del cielo, l’estensione della terra, la profondità dell’abisso chi potrà esplorarle? Prima di ogni cosa fu creata la sapienza e la saggia prudenza è da sempre. A chi fu rivelata la radice della sapienza? Chi conosce i suoi disegni? Uno solo è sapiente, molto terribile, seduto sopra il trono. Il Signore ha creato la sapienza; l’ha vista e l’ha misurata, l’ha diffusa su tutte le sue opere, su ogni mortale, secondo la sua generosità, la elargì a quanti lo amano. Il timore del Signore è gloria e vanto, gioia e corona di esultanza. Il timore del Signore allieta il cuore e dà contentezza, gioia e lunga vita.
Noi non siamo Cristiani. Cristiano vuol dire, nel loro linguaggio, uomo.
Nessuno si sente tanto profondamente servo e creatura di Dio quanto chi gli è profondamente figlio.
Finché non abbiamo incontrato Dio, finché non siamo uno sguardo di amore per Lui, Dio è come un falso Dio.
In Maria l’amore si manifesta come opzione per la vita e il bene degli altri pagando il prezzo della propria dedizione.
La religione è la passione per l’inutile.