Voltaire (François Marie Arouet) – Religione
La religione esiste da quando il primo ipocrita ha incontrato il primo imbecille.
La religione esiste da quando il primo ipocrita ha incontrato il primo imbecille.
Che il Signore ti dia la serenità per accettare quello che non puoi cambiare, il coraggio per cambiare ciò che puoi e la saggezza per comprenderne la differenza.
Chi insegna che non la ragione, ma l’amore sentimentale deve governare, apre la strada a coloro che governano con l’odio.
Sì, doveva essere andata così, la creazione era un magnifico sforzo per vincere la solitudine.
Il cattolico medio è un “eterno peter pan” che, pur sapendo di far parte di una religione che pone dei limiti alla sua libertà, pretende di fare il cazzo che gli pare, tirando in ballo la scusa del “siamo tutti peccatori”. La libertà è una cosa seria: se volete averla, non mettetevi nella posizione di dover rispettare regole che la limitino. Si chiama coerenza, sapete.
Rispondi, uomo di Keriot. A chi appartieni? Io sono il principe del mondo, lui è l’uomo dei dolori. E tu, Giuda, chi sei? Hai nascosto il tuo destino, hai soffocato il desiderio come fosse un accessorio disdicevole. Hai rinnegato la fame e ciò che sei realmente. Guarda le tue mani. Sono bianche e linde come quelle di un neonato, ma ancora odorano di sangue. Il sangue delle inutili vite che hai stroncato.
La religione è un traffico e un negozio: si guadagna cento per uno quando si sa maneggiare il suo talento.