Gabriele Adani – Religione
Dio ti chiama per nome ed il suo invito è fatto di tenerezza e di amore.
Dio ti chiama per nome ed il suo invito è fatto di tenerezza e di amore.
La preghiera ha per padre il silenzio e per madre la solitudine.
Capì che oltre alla vita materiale di cui s’era contentata fino allora, c’era una vita spirituale. In questa vita spirituale si penetrava per mezzo della religione, ma non quella che fino all’infanzia avevano insegnato a Kitty e che consisteva nell’andare alla messa e ai vespri, alla casa delle vedove, dove s’incontravano persone di conoscenza, e nell’imparare a mente testi slavi col pope: una religione superiore, piena di mistero, che si collegava a idee alte, a sentimenti puri, ad una fede che non era un dovere ma uno slancio d’amore.
Sotto il nome del laicismo si nasconde un vuoto culturale immenso.Un uomo senza i valori della religione è come un albero senza radici: destinato a seccare.La religione è parte integrante della cultura e dell’identità di un popolo.Gli atei e gli agnostici sono uomini imperfetti e incompleti.Spesso si è atei per accidia e pigrizia.Preferisco gli ignoranti di una volta agli universitari di oggi.
Il demonio maschera sempre il suo odio per l’armonia della voce con quello reale che ha per l’autenticità e la valutazione esatta della sua realtà, che le parole a volte esprimono, scambiandola per un giudizio, chiedendo sempre a Dio suo padre e ai suoi servi di salvarlo. Ma chi li salverà da loro stessi, dall’autodistruzione?
Gli Etiopi dicono che i loro dèi sono camusi e neri, i Traci che sono cerulei di occhi e rossi di capelli.
La religione che condivide con la musica la caratteristica di essere un mistero ancora irrisolto dovrebbe imitare quest’ultima e permettere ai suoi fedeli di aderire alle manifestazioni che non siano loro più confacenti. Il vantaggio della musica sulla religione sta nella sua capacità di sollevare e ispirare molte persone senza doversi accostare troppo alla ragione ma entrambe sono unite nel nobile scopo di innalzare l’umanità al di sopra della prosaica monotonia della vita: di portare speranza e consolazione, di trasfigurare dolore e gioia.