Elias Canetti – Religione
Che Dio sia morto o no, è impossibile tacerne: c’è stato per tanto tempo.
Che Dio sia morto o no, è impossibile tacerne: c’è stato per tanto tempo.
Cade la sera, arriva la notte come ogni giorno faccio la mia preghiera. Prego Dio per la giornata che mi è stata concessa, per darmi saggezza, perché le cose mi vadano bene. Grazie Dio perché so che tu ci sarai sempre al mio fianco. Perché credo in te, perché tu sei mio padre celestiale. Grazie per non farmi mollare alla prima difficoltà. Grazie Dio perché non mi abbandonerà mai.
Dio è uno solo. Le diverse religioni sono modi diversi di chiamarlo ed onorarlo.
Dio, quello cristiano, sta alla bontà come Hitler sta agli ebrei.
Il santo è un peccatore morto, riveduto e corretto.
Guai ai soli se non sono, nella loro solitudine, moltitudine contro la moltitudine. Moltitudine di virtù contro moltitudine di tentazioni. Quando poca è la virtù, occorre fare come quest’edera molle: afferrarsi ai rami di alberi robusti, per salire.
Tu credi in un libro in cui ci sono animali parlanti, maghi, streghe, demoni, bastoni che si trasformano in serpenti, cibo che cade dal cielo, tizi che camminano sull’acqua e ogni tipo di storie magiche, assurde e primitive, e mi vieni a dire che noi siamo quelli che hanno bisogno di aiuto?