Gabriele Adani – Religione
Dio vuole che noi ci amiamo, non vuole che noi ci processiamo e ci condanniamo.
Dio vuole che noi ci amiamo, non vuole che noi ci processiamo e ci condanniamo.
Quando si agisce per odio e avidità dall’alto di una posizione privilegiata di un certo potere, per reazione quel potere è già alla sua fine, perché è spiegato e rivelato alle leggi della creazione. Parlo dei servi e angeli di Dio, suo specchio in cui, sull’orlo della rovina che non potrà evitare e riparare in nessun luogo e in nessun tempo, si riconoscerà per quello che è.
Signore, illuminaci perché possiamo essere artefici di speranza.
Le religioni non riescono ad unire nessuno (nemmeno i loro seguaci), anzi creano l’apartheid e la discriminazione, da cui nascono la rivalità e la competizione anche tra loro stessi.
Non è volontà di Dio che l’anima si turbi di qualcosa e che soffra tormenti: se essa nei casi avversi del mondo soffre, ciò accade per la debolezza della sua virtù, poiché l’anima del perfetto si rallegra in ciò in cui si affligge quella di un imperfetto.
Un ateo non ha mai ucciso un credente, viceversa è accaduto troppe volte.
Così come il peccato ha reso l’uomo schiavo, la grazia, l’amore e il perdono di Dio lo rende libero.