Karl Jaspers – Religione
Fede è ciò che riempie e muove l’uomo nel fondo, proprio laddove egli, superando se stesso, si congiunge con gli abissi dell’essere.
Fede è ciò che riempie e muove l’uomo nel fondo, proprio laddove egli, superando se stesso, si congiunge con gli abissi dell’essere.
È un Dio personale per quelli che hanno bisogno della Sua personale presenza. È un Dio in carne ed ossa per quelli che hanno bisogno della Sua carezza. È la più pura essenza. Egli semplicemente è per quelli che hanno fede. È tutte le cose per tutti gli uomini. È in noi e tuttavia al di sopra e al di là di noi…
In principio era il Verbo,il Verbo era presso Dioe il Verbo era Dio.Egli era in principio presso Dio:tutto è stato fatto per mezzo di lui,e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.In lui era la vitae la vita era la luce degli uomini;la luce splende nelle tenebre,ma le tenebre non l’hanno accolta.Venne un uomo mandato da Dioe il suo nome era Giovanni.Egli venne come testimoneper rendere testimonianza alla luce,perché tutti credessero per mezzo di lui.Egli non era la luce,ma doveva render testimonianza alla luce.Veniva nel mondola luce vera,quella che illumina ogni uomo.Egli era nel mondo,e il mondo fu fatto per mezzo di lui,eppure il mondo non lo riconobbe.Venne fra la sua gente,ma i suoi non l’hanno accolto.A quanti però l’hanno accolto,ha dato potere di diventare figli di Dio:a quelli che credono nel suo nome,i quali non da sangue,né da volere di carne,né da volere di uomo,ma da Dio sono stati generati.
Per un uomo spirituale senza etichette, senza credenze, invece, vuol dire avere fiducia nel ciò che è: ovvero in Dio, il tutto, proprio nella sua manifestazione, qui ed ora. Perché egli non ha bisogno alcuno di promesse è già colmo di gratitudine.
Credo che a volte, quando non riusciamo a discernere bene la nostra strada lungo vie del tutto ignote, Dio ci guida finché tutto non torna a schiarirsi e a ridivenire luminoso.
Nazareno, tu che restituisci la voce ai muti e la vista ai ciechi, avresti potuto privarmi della parola e degli occhi. Avresti potuto rendermi pazzo e annebbiare per sempre la mia mente. Sarei diventato uno dei tanti derelitti coperti di mosche e stracci che dormono nella Gehenna. Vivrei ammassato intorno alle mura della città gridando frasi senza senso, con la mano tesa in cerca di un pezzo di pane. La gente guarderebbe dall’altra parte e cambierebbe strada per evitarmi. Sarei uno degli ultimi, uno di quelli che tu ami maggiormente.
La fede che riposa sull’autorità non è fede.