Raffaele Abbate – Religione
Molti dei quei sicuri credenti credono di credere. Da millenni la cosa funziona sempre nello stesso modo: Pubblicità ingannevole, Potenza dello sponsor!
Molti dei quei sicuri credenti credono di credere. Da millenni la cosa funziona sempre nello stesso modo: Pubblicità ingannevole, Potenza dello sponsor!
Il regime della Chiesa non è punto arbitrario; essa ha canoni e leggi che il Papa deve osservare.
Se il nulla non fa parte della creazione di Dio, è certamente il mezzo che fu usato da Dio per fare tutte la cose; per questo motivo esso è nell’ordine della mente di Dio e quindi, fa parte del tutto.
Non nasciamo né credenti né agnostici né atei né quant’altro. La verità è che, per un certo periodo della nostra esistenza, non siamo noi stessi, ma invece quello che ci vogliono far essere o diventare. Alcuni di noi si ribellano e reagiscono a tutto ciò che non gli va a genio o gli avversa; altri, invece, preferiscono continuare la loro vita, lasciando le cose come sono sempre state, sia per forza dell’abitudine che per sudditanza psicologica.
Vivi con gli uomini come se Dio ti vedesse, parla con Dio come se gli uomini ti udissero.
Per spiegare la morte di Dio e del suo regno c’è la scienza, la matematica, ma anche, se si vuole, una poesia amara e lontana, la poesia del non ritorno: vuole a tutti costi, a costo della vita di tutti i mondi, vuole vestirsi dei morti il Figlio delle sfere celesti, la mensa è la sua perdizione, non la salvezza, è la malattia, non la cura, è il problema, non la soluzione. E tuttavia qui non può essere altrimenti, la realtà ha sempre avuto denti. Splendenti di grazie ed eternità rapite e assassinate, cadono gli angeli come meteore infuocate divorandosi a vicenda; improvvisamente bruciato l’universo fino all’ultima candela.
L’unica condizione per essere sempre e veramente religiosi è vivere sempre intensamente il reale.