Oreste Del Buono – Ricchezza & Povertà
Quando ero bambino, erano solo i ceti ricchi a usare la parola stronzo; oggi è una conquista dei ceti medi.
Quando ero bambino, erano solo i ceti ricchi a usare la parola stronzo; oggi è una conquista dei ceti medi.
L’uomo continua a scavare nella profondità del sottosuolo per cercare l’oro nero. Vede in esso la ricchezza e non comprende che la vera ricchezza la può trovare semplicemente scavando nello sguardo lindo di un bambino.
Ho bussato alla porta del ricco, mi ha chiesto da mangiare!
Le multe sono uguali sia per i ricchi, sia per i poveri, ma sulle tasche dei primi incidono irrisoriamente, mentre su quelle dei secondi creano vere e proprie catastrofi. Poiché dunque le pene sono sempre più severe per i poveri ne deduciamo che la giustizia non è uguale per tutti.
Conosco persone che si riempiono di passioni senza amarne nessuna, per poter dire di essere “persone interessanti” come cafoni arricchiti, come porci acculturati. E senza quelle passioni si sentirebbero nessuno. Preferisco vivere la mia semplicità piuttosto che addobbare la mia nullità.
Le ricchezze moltiplicano gli amici, ma il povero è abbandonato anche dall’amico che ha.
In una società dove impera il libero mercato, dove chi è ricco ha la libertà di diventare sempre più ricco e chi è povero ha la libertà di diventare sempre più povero, non vedo perché non debba essere legittimo che uno possa avere la libertà di suicidarsi e la libertà, prima di commettere il fatale gesto, di ammazzare anche qualcun’altro.