Walter Bagehot – Ricchezza & Povertà
La povertà è una cosa anormale per i ricchi. È difficile capire perché la gente che vuole la cena non suona il campanello.
La povertà è una cosa anormale per i ricchi. È difficile capire perché la gente che vuole la cena non suona il campanello.
Chi è in grado di sostenere una giusta causa senza preoccuparsi delle conseguenze e sacrifica se stesso può essere chiamato uomo; chi non ha sete di giustizia, chi non decide da che parte stare e rinuncia, non è degno di essere chiamato uomo, rappresenta solo un numero su questo porco mondo.
Ci sono persone che corrono per una vita dietro la ricchezza materiale, dimenticando che la vera ricchezza è nell’essere sereni con se stessi.
Forse è vero che la felicità del’uomo non è fatta di solo denaro ma lo stesso riesce a combinare persone talmente diverse e irreali che neanche l’amore, più stolto, potrebbe un po’ ragionare.
Nel giardino dei ricchi la miseria è considerata come un’erbaccia da estirpare perché infestante.
Chi vuol esser lieto sia, del doman non c’è certezza. Così recitava Lorenzo de Medici, da buon banchiere infatti sapeva bene che chi risparmia per una vita può vedere i suoi soldi andare in fumo in un sol giorno.
Il bilancio è la pagella del manager.