Abel Bonnard – Ricchezza & Povertà
I poveri si vantano delle loro spese, i ricchi delle loro economie.
I poveri si vantano delle loro spese, i ricchi delle loro economie.
La ricchezza materiale è relativa rispetto alla serenità del nostro essere. Ed è proprio la serenità interiore che ti permette di superare tanti ostacoli, travolta da questa società ormai agli estremi.
Se io fossi un Dio, cambierei la vita dei poveri, cancellerei il razzismo, e manderei i potenti a zappare la terra.
Perchè in casa mia non ci sono appesi miei dipinti? È perché non posso permettermeli.
Forse la vita mi ha donato tanto di tanto, male e bene, bene e male, tanto che ho dovuto pensare e ripensare, per farvi tutti pensare.
C’è da lavorare una vita per mettere da parte il futuro, agli uomini sfugge di raccogliere emozioni o sentimenti illusi dalle ricchezze. Poi per caso li incontri con un sorriso amareggiati dalla povertà che li circonda; non a tutti viene da pensare, che quella luce è un’amara copertura o forse un’apparente gioia che pesa come cento e più solitudini e covano invidia nel loro cuore arido d’amore per la Vita.
L’ambizioso deve sempre lottare contro la sua epoca con le armi dell’epoca. Nella nostra epoca si ha il culto della ricchezza e il nostro Dio è l’oro. Per riuscire occorre la ricchezza, quindi ad ogni costo bisogna essere ricchi.