Gabriele D’Annunzio – Ricchezza & Povertà
Io ho quel che ho donato.
Io ho quel che ho donato.
Ognuno ha le sue ricchezze, qualcuno invece ha una “povertà” che non riuscirà mai a capire di avere. Purtroppo.
La differenza fra ricchi e poveri è che i ricchi si fanno pagare per tutto, mentre i poveri devono pagare per tutto.
Stringiti a me, abbandonati a me, sicura. Io non ti mancherò e tu non mi mancherai. Troveremo, troveremo la verità segreta su cui il nostro amore potrà riposare per sempre, immutabile. Non ti chiudere a me, non soffrire sola, non nascondermi il tuo tormento! Parlami, quando il cuore ti si gonfia di pena. Lasciami sperare che io potrei consolarti. Nulla sia taciuto fra noi e nulla sia celato. Oso ricordarti un patto che tu medesima hai posto. Parlami e ti risponderò sempre senza mentire. Lascia che io ti aiuti, poiché da te mi viene tanto bene!
La povertà è davanti ai nostri occhi, cerchiamo almeno che non oscuri anche la nostra esistenza.
La fortuna si desidera e talvolta perfino si aiuta; la fama, bisogna sudarsela.
Il denaro è come il sesso: se non l’hai non pensi ad altro. Se lo hai pensi ad altro.