Bernardo Panzeca – Ricordi
Viaggio in treno per comodità, ma anche perché è l’unico mezzo dove siedono i migliori compagni di viaggio. I ricordi.
Viaggio in treno per comodità, ma anche perché è l’unico mezzo dove siedono i migliori compagni di viaggio. I ricordi.
Mi ricordo quando ti vidi per la prima volta, io piccola piccola, tu così misterioso e ricordo che fantasticavo spesso su di te…
Una amicizia o forse di più, degli sguardi che lanciavi verso di me, amicizia o forse di più? Ma io vivrò con il ricordo di te, sperando che i tuoi occhi mi volessero dire qualcosa di più.
Tra i toni del rosso e del nero nascondo amore e odio. Raccontami a colori al mondo che chede perché. Dì loro le cose che ci tenevano uniti e che ci rendevano indistruttibili. Gli altri colori, quelli di mezzo, tienili per te. Per ricordare anche di notte quanto fosse bello quanto fosse importante restare uniti. Fare fronte comune. Ti chiederanno se ti ho amato, ricorda il rosso della nostra passione travolgente. Ti chiederanno se ti ho odiato, ricorda il nero dell’inferno profondo. Ti diranno che ti ho dimenticato. Ricorda che nulla può essere cancellato da un cuore.
La nostalgia è il modo che ha la vita di riprendersi ciò che ti ha dato.
Ognuno lascia nel nostro cuore tracce del suo passaggio, a volte fermarsi a guardarle, può far male.
Siamo dei masochisti, consapevoli di esserlo. Ci torturiamo così a lungo ricordando situazioni che ci hanno fatto soffrire, quando invece sarebbe così salutare a volte dirsi un ironico. “Ma chi se ne frega!”