Gigliola Perin – Ricordi
E solo lontana da te, mentre toccavo ancora i ricordi ho potuto finalmente lasciare spazio al sale che scendeva dal mio sguardo.
E solo lontana da te, mentre toccavo ancora i ricordi ho potuto finalmente lasciare spazio al sale che scendeva dal mio sguardo.
Ti voglio bene e te ne vorrò anche se un giorno dovesse partirmi la testa e non ricorderò più nessuno… impossibile dimenticare te.
Le tue labbra erano unite alle mie da quelle che non erano altro che bugie.
Cammino con i piedi nella realtà e la testa nei miei sogni.
Prese del tempo per sé, riempì il petto d’aria prima di immergersi nel lago gelido. Non appena aprì gli occhi vide granelli di sabbia turbinare in un vortice sul fondo e i raggi di luce filtrati dal manto celeste la portarono lontano. Solo allora si trovò a toccare le rocce melmose e tra esse vi scovò uno frammento di vetro che le aveva mostrato il pianto d’un bambino. Si abbandonò alla corrente e lasciò che i lunghi capelli rossi le adornassero il viso come sottili alghe scarlatte. Le parve tutto così reale che tese la mano per accarezzarne le guance; ma il volto del bambino scomparì lasciando posto al suo stesso viso.
Non temete, i ricordi arrivano sempre puntuali all’appuntamento con il presente.
Le cose che si perdono nel tempo non si perdono mai completamente. Rimangono lì, catturate nei ricordi. Ed è nel silenzio della notte che risuona forte la loro eco.