Elio Arnone – Ricordi
Rubare i propri ricordi non è rubare, è solo riprendersi ciò che ci appartiene.
Rubare i propri ricordi non è rubare, è solo riprendersi ciò che ci appartiene.
Ricordo le primavere di quando ero bambina, quando le giornate erano allietate dalle rondini in cielo e dal profumo dei fiori. Ora anche la primavera non è più la stessa, è sempre più anomala, come le persone.
Mi ricordo delle cose che non vorrei ricordare e non posso dimenticare quelle che vorrei dimenticare.
Mi chiedo se è meglio svegliarsi delusi per l’illusione di un sogno o addormentarsi speranzosi di riviverlo ancora.
Cade sull’anima un’altra goccia di malinconia che fugge dal cuore e bruciandolo fumano i ricordi di te.
I ricordi fanno male lo so, perché è proprio nel dolore che rimangono vivi proprio come se non fossero ricordi, ma sensazioni presenti che viviamo ed assaporiamo negli odori, nelle immagini, nei suoni. Abbiamo vissuto con tutto noi stessi, nulla è più bello, con tutto noi stessi, come se non ci fosse altro a darci valore, dobbiamo andarne fieri! Svegliati la mattina con questa nuova consapevolezza: ho dato tutto me stesso, non tutti riescono, mentre io si.
Forte è il ricordo, amaro il silenzio, impetuosa l’indifferenza, meschina la compassione, rivoluzionaria l’azione del fare.