Rosanna Cutrone – Ricordi
Ci sono ricordi che assomigliano alle rose appassite, cambiano i contorni del colore e ti restano solo le spine.
Ci sono ricordi che assomigliano alle rose appassite, cambiano i contorni del colore e ti restano solo le spine.
Ogni vecchio amore ha bisogno carezze nuove per tornare ad arrossire.
Noi viviamo di ogni istante del nostro passato, le nostre radici fanno in modo che l’albero che siamo oggi riceva la linfa che ci nutre per guardare al futuro.
Sono questi i momenti più intensi, quelli che ci riportano indietro. Come un nastro inciso, rivediamo il tempo che abbiamo vissuto, sono questi i momenti che preferisco, perché mi ritrovo con me stesso.
I ricordi a volte fanno male come un coltello conficcato nel cuore. A volte lo scaldano con la loro dolcezza.
La vita senza amore non vale un bel niente. Non me ne frega niente che lo hai fatto per me. Perché per darmi una cosa me ne hai portata via un’altra, molto più importante. Mi sarei fatta rapire altre cento volte, se avrebbe significato passare dei giorni con te, lontani da tutto il resto. Io avrei rischiato tutto pur di stare con te. Avevo 17 anni e, come ogni ragazzina della mia età, volevo solo essere felice insieme alla persona che amavo, perché ci tenevo davvero e credevo che sarebbe potuto essere per sempre.
Alla panchina ho trovato pensieri e ricordi, un frammento di universo che mi ha mostrato che tutto ciò che pensavo riguardo al mondo e a lei era sbagliato, mi ha mostrato che non capivo, che avevo paura, avevo paura dell’amore e cercavo di nasconderlo dietro una recita, quando in realtà avrei potuto esprimerlo semplicemente essendo me stesso. Alla panchina ho trovato il destino e seppur dolore coli dai miei occhi non provo né paura né rassegnazione. Un bagliore lontano mi conduce poiché non tutti coloro che vagano sono smarriti. Il sole di luglio è andato e splende alle mie spalle, ma nella via del dolore troverò la mia torre nera. E forse un giorno troverò oltre il velo di questo mondo un cuore vero da chiamare casa.