Giuseppe Reali – Ricordi
Il ricordo di quel che era, può far male, ma è la speranza di quel che sarà, che fa dimenticare, tornando a sognare.
Il ricordo di quel che era, può far male, ma è la speranza di quel che sarà, che fa dimenticare, tornando a sognare.
Passeremo il tempo a ricordare, ad amarci silenziosamente.
Il ricordo è una frattura all’osso dell’oblio.
– Lo sai perché non mi sono ancora uccisa? Dopo aver subito sulla mia pelle le mani che hanno scagliato mio figlio dalle mura di Troia, lo sai perché non mi uccido?[…]Perché la dolcezza dei miei ricordi è pur sempre maggiore dell’orrore di quel massacro. Ed essi mi sono talmente cari che solo per quelli ho la forza di vivere. La morte, anche di quelli mi priverebbe. Ettore mio, solo e unico amore, il mio bambino adorato, morirebbero del tutto e per sempre. La mia vita, benché miserabile, benché piena di vergogna, prolunga la loro. Senza di essa anche il loro ricordo sarebbe spento per sempre.
Il peso dei ricordi è tanto più opprimente se da questi non abbiamo saputo trarre il tesoro dell’esperienza.
Ci sono ricordi che sembrano insignificanti ma ogni tanto, senza motivo, li senti respirare. È come se volessero ricordarti che sono ancora vivi e ti faranno compagnia tutte le volte che avrai bisogno di sentirti meno solo.
Problemi di memoria? Liofilizza i ricordi!