Francesco Iannì – Ricordi
Diverranno ricordi di ieri, i sogni di oggi.
Diverranno ricordi di ieri, i sogni di oggi.
A volte bisogna solo tener duro ancora un altro po’.
La famiglia e le “buone abitudini” in generale sono come un velo dietro cui ripararsi…
Il primo sapore che ho conosciuto, e di cui conservo memoria, è il sapore del viaggio.
Quanto sono subdoli, riescono perfettamente a mimetizzarsi nella quotidianità di un oggetto dimenticato nel cassetto, nella banalità delle parole di una canzone che distrattamente passa in radio, nella stanchezza di un tramonto. Restano nascosti nell’oscurità dei vicoli ciechi dell’animo per giorni, mesi, anche delle vite intere per poi palesarsi in tutta la loro sadica maestosità, liquefacendosi e solcando il tuo viso come un aratro arrugginito su terra friabile. Tu sei lì, inerme, a farti travolgere, barchetta di carta nel ruscello, ad osservare stupefatto la tua vita in fiamme e un secchio di lacrime in mano per spegnerle, incapace di ricordare che devi dimenticare. E li chiamano semplicemente ricordi.
Si può morire per dolore, ma mai per amore.
I ricordi: confortevoli nicchie in cui rifugiarsi.I ricordi: spazi angusti da cui fuggire.Puoi Amarli o Odiarli, ma è impossibile eliminarli.