Gianluca Frangella – Ricordi
Il tempo muta i ricordi in storia e le usanze di un popolo in lontani ricordi.
Il tempo muta i ricordi in storia e le usanze di un popolo in lontani ricordi.
Non sono le nuvole che velano il cielo, o la timida aria fresca che piacevolmente punge la nostra pelle ancora segnata delle calde giornate estive. Non sono le giornate spensierate, ormai sostituite dalla quotidianità densa del nostro vivere o il sole che gioca e ci illude. È l’odore della pioggia che impregna col suo gusto malinconico il mio stato vitale che solo i bei ricordi possono coprire con i loro profumi.
I ricordi a volte andrebbero bruciarti. Sono troppo “bugiardi” da poter conservare.
L’odore dopo la pioggia, il salato sulle labbra dopo le lacrime, la speranza di una seconda possibilità.
Ci sono persone che mi restano dentro. C’è un amore che non so dimenticare, perché mi ha lasciato dei segni profondi nel cuore e nell’anima, come gli occhi di chi ho amato, e non è possibile dimenticare le carezze che mi hanno donato emozioni. Ci sono periodi di vita passati che chiamiamo ricordi, ma non posso essere ricordi quegli istanti di vita infinita che porterò nel mio cuore ovunque la vita mi porti.
I ricordi sono quadri appesi alla parete del cuore.
I fantasmi del passato possono raggiungerti ovunque, in ogni momento… e di colpo ti portano indietro… dove non vorresti più tornare.