Orazio Santagati – Ricordi
I ricordi sono un pugno di sabbia che scivola tra le dita senza allontanarsi mai dal mare.
I ricordi sono un pugno di sabbia che scivola tra le dita senza allontanarsi mai dal mare.
Meglio vivere brevi ricordi che lunghe illusioni.
È difficile mettere ordine in un cassetto di ricordi.Non vorresti buttare via nulla eppure qualcosa va eliminato perché se no i bei ritagli del presente non hanno spazio per entrare.
Mi aggiravo, mi aggiro da solo attorno al faro bianco, tra sterpi e pruni, graffio le caviglie. Il mare stridulo e salmastro, il vento porta la solitudine del mare immenso, rotondo, sto nella riva pietrosa, un angolo fuori, l’acqua che accoglie il lavacro, mi immergo per la purificazione del corpo, della mente, per staccare dal mondo, per non sentire, per non vedere, per condividere l’acre e il selvatico, la terra nuda, la sabbia, la polvere, il sabbione, le pietre che pungono, sto supino sotto il ginepro aspro e contorto, il vento, il mare, le pietre, la solitudine, il silenzio, l’acqua,.
La luce di un ricordo che trascolora, mi spinge a cercare nuove emozioni che diverranno la mia guida futura.
Non si può dire addio a qualcuno fintanto che nella nostra mente ci sono i ricordi. A chi vive nelle nostre memorie non abbiamo detto addio.
Come in un mare in tempesta i ricordi affollano la tua mente, ti sommergono, ti tolgono il respiro vorresti rivivere i tanti bei momenti passati e cancellare per sempre i brutti momenti. Sei lì inchiodato ad una sedia, le ore passano e neppure te ne accorgi, e come in un film ti ripassano davanti agli occhi le immagini della tua vita.