Paolo Giordano – Ricordi
Consumò quel pensiero al punto di farlo sembrare non più una proiezione quanto piuttosto un ricordo.
Consumò quel pensiero al punto di farlo sembrare non più una proiezione quanto piuttosto un ricordo.
Ne ho visti amici volar via, così senza potergli dire un’ultima parola. Resta il ricordo del tempo passato insieme che sembra ormai indelebile e resta quel sentimento nel cuore, che come un orologio sembra essersi rotto e poi fermato.
Un’emozione ti colpisce forte al cuore. Danza nello stomaco. Risale fino agli occhi, per diventare goccia di ricordo.
Il dramma non era perché non riuscivo a dimenticarla, spesso ci provavo; ma i ricordi riaffioravano prepotentemente come un edera selvaggia mi attanagliavano l’anima!
“Finirai per non vederlo neanche più” fece. “E come? L’avrò sempre lì, sotto gli occhi””Appunto” disse Mattia. “È proprio per questo che non lo vedrai più”.
Sei stata un sogno così grande che se si fosse realizzato non ti avrebbe reso giustizia.
Son pochi i ricordi che porterò con me nel mio cammino. Il coraggio, delle mie azioni, e il coraggio delle mie non azioni, la calma è la virtù assai più grande dell’impeto. Le persone che ho perse, e che ho ancora, con le prime ho avuto saggezza, con le altre amore e furbizia. Nella fede, che nelle rare notti buie mi ha dato luce, nell’amore, quello che ho fatto, non aveva secondi fini, distinguendomi non per aver usato, l’intelletto ma il cuore. Poche cose per questa salita lunga aspettando la discesa e cercando la gioia.