Paolo Giordano – Ricordi
Consumò quel pensiero al punto di farlo sembrare non più una proiezione quanto piuttosto un ricordo.
Consumò quel pensiero al punto di farlo sembrare non più una proiezione quanto piuttosto un ricordo.
Ho tante spine piantate nell’animo, le più grandi son riuscito a toglierle, altre mi si sono spezzate dentro, ma sono sotto lo sguardo vigile del tempo. Le peggiori sono le più sottili, quasi impercettibili, che ondeggiano a ogni respiro, ti trafiggono le carni a ogni carezza, visibili solo in controluce, al bagliore di un ricordo.
Siamo dei masochisti, consapevoli di esserlo. Ci torturiamo così a lungo ricordando situazioni che ci hanno fatto soffrire, quando invece sarebbe così salutare a volte dirsi un ironico. “Ma chi se ne frega!”
Il ricordo è sempre giovane nella mente, perché diventa immortale.
Anche un pensiero nostalgico può strapparti un sorriso.
Le fotografie sono gocce rubate al fiume del tempo e conservate nella preziosa ampolla del cuore.
I ricordi sono l’unico contatto che abbiamo. Possiamo abbracciarli, baciarli, ridere e piangere assieme a loro ogni volta che vogliamo. Sono molto preziosi.