Erma Bombeck – Ricordi
Non vi è nulla di più triste che svegliarsi la mattina di Natale e scoprire di non essere un bambino.
Non vi è nulla di più triste che svegliarsi la mattina di Natale e scoprire di non essere un bambino.
Milioni di teMilioni di meMiliardi di niente.
Il vento sussurra tra le fessure delle persiane chiuse. Porta con sé profumi forti intensi i quali fanno breccia nei ricordi. In un attimo sembra di essere tornato bambino dove ogni cosa era novità, era tutto semplice e splendente. Quei profumi portati dal vento mi fanno rivivere le battaglie fatte con i bastoni, che fungevano da spade, e coperchi di legno usati come scudi, cavalieri senza cavallo con animo e cuore generoso. Si proteggeva il castello fatto da rami intrecciati. Grazie vento per riavermi fatto ricordare momenti vissuti pieni di luce lucente i quali scaldano il cuore e la mente.
Guardare foto mi fa male. I ricordi fanno male. Quelli brutti perché rammentano il dolore subito, quelli belli perché rammentano il tempo andato. Vorrei passare oltre, ma sono ipnotizzata dalle immagini del trascorso, e più le guardo più mi si stringe il cuore e le lacrime si fanno strada corrodendo gli occhi.
Ho scoperto che ogni tanto l’anima prende l’ascensore ed esce dagli occhi, quando i ricordi l’incatenano dentro se stessa.
Non si può dire addio a qualcuno fintanto che nella nostra mente ci sono i ricordi. A chi vive nelle nostre memorie non abbiamo detto addio.
I ricordi importanti sono indelebili. Quelli dolorosi ancora di più. Quelli belli ti faranno invecchiare col sorriso quelli brutti ti insegneranno ad affrontare la vitaaffrontarla e apprezzarla. Conservali entrambi. Sono le pagine della tua vita.