Vincenza Molvetti – Ricordi
Il tempo ha un difetto: tutto può far invecchiare eccetto i sentimenti, quelli veri.
Il tempo ha un difetto: tutto può far invecchiare eccetto i sentimenti, quelli veri.
Le canzoni non dimenticano, puoi scordarti le parole, ma il ricordo no.
Quasi sempre i ricordi vengono spazzati via dal tempo che fugge cinico e inesorabile, trascinando nel suo vortice tutte le vicende umane. Quante tragedie, felicità, gioie e dolori scivolano nell’oblio che li avvolge.
I ricordi d’infanzia sono i più belli, i più sinceri, puliti e indelebili. Nessuno potrà mai rubarceli.
Stanchezza, che mi trascini a letto, tra le lenzuola tiepide ed accoglienti, non scordare di darmi il bacio della buonanotte e di rimboccarmi le coperte. Poi lascia la mia stanza e chiuditi dietro la porta, ma porta via con te i pensieri della giornata appena giunta al termine per lasciare spazio a nuovi sogni, nuovi desideri.
Le estati più belle? Sicuramente quelle della adolescenza. Quando tra un bacio rubato dietro ad una cabina, un uscita a due su un pedalò, e un gelato mangiato seduti sul bagnasciuga, non avevamo altro nel cuore che il sorriso di quell’amore che ci sembrava eterno come la nostra spensieratezza.
A volte, in alcuni di noi, compare con rammarico, il ricordo magico e gioioso della nostra infanzia. Quei momenti, rimarranno solo ricordi, che lasceranno una scia malinconica, capace di dar voce alla parte più profonda di noi stessi, alimentando il desiderio di vagare tra le magie infantili della nostra anima.