Ada Roggio – Ricordi
Milioni di teMilioni di meMiliardi di niente.
Milioni di teMilioni di meMiliardi di niente.
La furbizia è di questo mondo, il mondo è dell’uomo furbo, l’uomo furbo è del…
L’avido non è mai soddisfatto.
Sentirsi invincibile, sentirsi autorevole, sentirsi il padrone non si sa cosa sia l’amore.
Ali spezzate, gettate via, volano al vento portandosi via i sogni.
Per far si che il passato incida in modo positivo sul nostro presente dobbiamo intraprendere il lungo viaggio della conoscenza interiore che in ognuno di noi c’è, in modo di affrontare ogni situazione, riviverla, e capire qual è l’essenza positiva di tale esperienza, solo quella parte del passato deve restare impresa nella nostra mente in modo di fare delle esperienze passate un tempio nel quale abbiamo già vissuto e dal quale ci portiamo come riferimento i momenti migliori della nostra esistenza.
Alla panchina ho trovato pensieri e ricordi, un frammento di universo che mi ha mostrato che tutto ciò che pensavo riguardo al mondo e a lei era sbagliato, mi ha mostrato che non capivo, che avevo paura, avevo paura dell’amore e cercavo di nasconderlo dietro una recita, quando in realtà avrei potuto esprimerlo semplicemente essendo me stesso. Alla panchina ho trovato il destino e seppur dolore coli dai miei occhi non provo né paura né rassegnazione. Un bagliore lontano mi conduce poiché non tutti coloro che vagano sono smarriti. Il sole di luglio è andato e splende alle mie spalle, ma nella via del dolore troverò la mia torre nera. E forse un giorno troverò oltre il velo di questo mondo un cuore vero da chiamare casa.