Émile Michel Cioran – Ricordi
Le notti in cui abbiamo dormito è come se non fossero mai esistite. Restano nella memoria solo quelle in cui non abbiamo chiuso occhio: notte vuol dire notte insonne.
Le notti in cui abbiamo dormito è come se non fossero mai esistite. Restano nella memoria solo quelle in cui non abbiamo chiuso occhio: notte vuol dire notte insonne.
Non c’è niente nel mio passato che mi faccia ricordare una cosa con il desiderio inutile di avere di nuovo quella cosa. Non sono mai stato altro che un residuo e un simulacro di me stesso. Il mio passato è ciò che non sono riuscito ad essere.
Chi può detergere il volto dai segni del pianto se non la poesia nello scrosciare dei ricordi?
Guarda che è strana la notte. Come si fa buio, s’illuminano i ricordi, anche quelli che avevi riposto infondo all’ultimo cassetto. I bastardi escono da soli e cominciano a brillarti attorno agli occhi come lucciole. Morissero tutte queste lucciole!
I ricordi sono un pugno di sabbia che scivola tra le dita senza allontanarsi mai dal mare.
Come il mare ritirandosi in una bassa marea lascia i suoi tesori sul bagnasciuga, così anche un amore che se va può lasciare ai bordi del cuore, i ricordi più preziosi.
Meglio vivere brevi ricordi che lunghe illusioni.