Kahlil Gibran (Gibran Khalil Gibran) – Ricordi
Il ricordo è una pietra d’inciampo sulla via della Speranza.
Il ricordo è una pietra d’inciampo sulla via della Speranza.
L’odio è una cosa morta. Chi mai vorrebbe essere un sepolcro?
Vorrei solo che per un attimo riuscissi a sentire il mio dolore… fermati e ricordati ciò che eravamo e che avremmo potuto essere.
Il sapere è il solo bene che i tiranni non possono alienare. Solo la morte può oscurare la luce della conoscenza che è dentro di te. La vera ricchezza di una nazione non è nel suo oro e argento, ma nel sapere, nella saggezza e nella rettitudine dei suoi figli.
Quando riesci a trovare le parole per spiegarlo, non è più un sentimento: è un ricordo.
Ci sono vecchie foto che riguardiamo con gioia, ci sembra di rivivere ogni cosa, osserviamo i nostri volti così “diversi”, a volte non esteticamente, ma nella sostanza che solo noi percepiamo, e ci riconosciamo con altre sensazioni, altri gusti. Di alcuni vissuti avvertiamo nuovamente stati d’animo e profumi, ricordiamo ogni particolare, di come stavamo in quel preciso momento, prima dello scatto. Ci sentiamo sia vicini che lontani, in uno strano effetto spazio-tempo. Poi ci sono altre foto, quelle che scorriamo veloci, che vorremmo avere già buttato, che quasi ci infastidiscono, che ci imbarazzano per come eravamo, con le nostre sofferenze e le nostre ingenuità, di cui sentiamo ancora un disagio misto a vergogna, immagini rovinate da quegli attimi che vorremmo dimenticare, da storie che non ci appartengono più, come vecchie fotografie di cui ci è rimasto soltanto il negativo.
I ricordi devono rimanere tali, non permettere mai che si leghino con il presente diventerebbero ossessioni.