Carlo Peparello – Frasi Sagge
Non seguire mai chi non conosce la propria meta, perché perderai di vista la tua.
Non seguire mai chi non conosce la propria meta, perché perderai di vista la tua.
Ogni essere vivente porta in sé una volontà di sperimentare, vivere, espandersi, affermarsi, dominare sugli altri. Tutti gli animali delimitano un proprio territorio e lottano per espanderlo e impedire agli estranei di entrarvi. Tutti i maschi cercano di accoppiarsi con tutte le femmine più belle e le femmine con i maschi più forti o più vistosi. Tutti inoltre lottano per affermare e vedere riconosciuta la propria superiorità, il proprio rango. Nietzsche, che per primo ha capito questa tendenza universale, l’ha chiamata “volontà di potenza”.Ciò che invece continua a contare, e sempre di più, è la volontà di potenza in se stessa, purché intesa nel suo senso più ampio, come energia vitale, volontà di creare, di realizzare, di superare gli altri. E questo in tutti i campi, nella scienza, nella musica, nel cinema, negli affari, nella politica. Dovunque il fattore decisivo resta questo slancio interiore che si presenta come irrequietezza, ambizione, curiosità, coraggio di sperimentare il nuovo, tenacia, voglia di riuscire. Lo si vede già nei bambini, negli adolescenti destinati al successo. Qualche volta si presenta come capacità specifica, come nei geni matematici o musicali precoci, ma spesso assume solo l’aspetto di una inquietudine evasiva, conturbante. Lo si vede negli uomini e nelle donne che riusciranno, che hanno tutti, indistintamente, una grande fede in se stessi, una caparbia volontà di realizzare la propria meta da cui nessuno riesce a distoglierli. Per cui cadono e si rialzano. E gli altri percepiscono la loro superiorità. Spesso li invidiano, li temono, cercano di fermarli, ma inutilmente.
Coloro che dicono di non aver bisogno di una motivazione, non arriveranno da nessuna parte.
Mi hai invitata a guardarti negli occhi e mi ci son tuffata dentro,ma ho temuto di affogare. La prossima volta mi porto il salvagente!
In questo mondo non c’è spazio per la creatività. Tutto è stato scoperto, sperimentato, ispirato, non rimane che gettarsi nell’abisso della praticità e della convenienza.
L’ignoranza genera la presunzione,la presunzione genera l’arroganzache poi genera l’intolleranza.
Tutti in definitiva, siamo Dio e Diavolo.