Fanny Pala – Frasi Sagge
Succede che si finisce per non credere a chi ci amae credere a chi finge di farlo.
Succede che si finisce per non credere a chi ci amae credere a chi finge di farlo.
Amare se stessi è importante, ma siamo “animali sociali” e non siamo fatti per stare da soli, dobbiamo partire dal presupposto del donare e non solo prendere, vivere “con” e non “senza”.
La tristezza: la tristezza comincia quando ti rendi conto che il domani è già divenuto ieri.
Agli occhi del mondo, siamo manichini senza volto che transitano accanto senza far rumore.
Le guance sono due. “Porgere l’altra guancia” non significa che bisogna essere sempre gentili con tutti, significa che bisogna dare un’altra possibilità. Ma una sola, non venti. Sennò avrebbero detto: “porgi l’altro dito”.
Quando incontrate persone virtuose cercate di emularle, quando incontrate persone che tali non sono, guardate in voi e meditate. Se viaggiassimo in tre, certamente avrei sempre un maestro accanto: dell’uno coglierei i pregi per trarne esempio, dell’altro coglierei i difetti per emendarmi. Pertanto è essenziale l’altrui presenza, giacché è nel rapporto con l’altro che si attiva il pensare e l’agire dell’uomo.
Che disastro, i ricordi. Non bisogna pensare a certe cose, a quelle che ci stanno a cuore, o piuttosto bisogna pensarci, perché altrimenti si rischia di ritrovarle, nella memoria, a poco a poco. Cioè bisogna pensarci per un po’, giusto un po’, tutti i giorni e parecchie volte al giorno, fino a che non le ricopra un inesorabile strato di melma.