Roberto Gervaso – Frasi Sagge
La prima molla di chi si fa maestro è la vanità.
La prima molla di chi si fa maestro è la vanità.
Povera vita, meschina e buia, alla cui conservazione tutti tenevan tanto! Tutti s’accontentavano: mio marito, il dottore, mio padre, i socialisti come i preti, le vergini come le meretrici: ognuno portava la sua menzogna rassegnatamente. Le rivolte individuali erano sterili o dannose, quelle collettive troppo deboli ancora, ridicole quasi, di fronte alla grandezza del mostro da atterrare.
Dare senza mai ricevere è come avere una borraccia d’acqua per dissetare tutti per poi morire di sete.
Il mondo è simile a uno splendido fiore i cui petali sono costituiti da tutti i popoli.
Giove splende superbo, unica stella sfavillante in un firmamento velato. Eppure nei sogni esiste un cielo nero di velluto, dove nessuna stella risucchia a propria gloria, disumana strage d’innocenti, la luce di altre, per costruire la propria grandezza.
Avere una grande cultura non significa essere intelligenti.
Le strategie in amore sono il sicuro fallimento del cuore. Riempiono di sé e svuotano di senso.