Thomas (Alva) Edison – Scienza e tecnologia
Non mi scoraggio perché ogni tentativo sbagliato, scartato è un altro passo avanti.
Non mi scoraggio perché ogni tentativo sbagliato, scartato è un altro passo avanti.
Nelle previsioni più ottimistiche, non più del 5 – 10 percento della popolazione mondiale, riesce a comprendersi per potere dialogare direttamente. Sarebbe il colmo, motivo di biasimo e indice di inferiorità della razza umana, se extraterrestri, provenienti da lontane galassie, fossero in grado di comprendere e comunicare con le popolazioni del nostro pianeta.
Preparai ogni cosa con cura: scelsi le mie armi migliori, mi rinchiusi in un silenzio carico di presagi, raccolsi il mio Io e me lo gettai addosso come un mantello.E lo affrontai.Fu estenuante, ma alla fine riuscii a sopravvivere.Quando a sera gli tolsi la vita, una cupa soddisfazione si impadronì di me.Anche per oggi ero riuscito a sopravvivere al mio computer.
Tecnologia bizzarra e bugiarda sorpassa le barriere della comunicazione. Un messaggio per un’emozione, uno squillo per un batticuore.
La prova che nell’universo ci sono forme di vita intelligente è che non hanno alcuna intenzione di comunicare con noi.
L’umanità si prende troppo sul serio e specialmente si sopravvaluta. Il vero valore, si vedrebbe nel confronto, speriamo pacifico, con le altre civiltà che popolano l’immenso universo. Se si calcola che per l’attraversamento di tutte le galassie, alla velocità della luce, si impiegherebbero venti anni, è quindi probabile che alcune migliaia di altre civiltà esistano nell’immensità dell’universo. Molti avvistamenti e molte storie riguardano il mondo alieno. Sembra che alcune delle tecnologie più avanzate, cadute in nostro possesso, siano di origine aliena. Tecnologie che erano a bordo di astronavi extraterrestri che avevano subito delle avarie e quindi incapaci di far ritorno negli spazi interstellari. Se non fosse per i segreti militari, la folta schiera di impostori e visionari, verremmo a conoscenza di alcune interessanti verità sul mondo alieno.
La più grande invenzione del secolo: una pillola che ci facesse riconoscere i nostri torti.