Allen Ginsberg – Scienza e tecnologia
Solo lo scienziato è vero poeta: ci dà la luna, ci promette le stelle, ci farà un nuovo universo, se sarà il caso.
Solo lo scienziato è vero poeta: ci dà la luna, ci promette le stelle, ci farà un nuovo universo, se sarà il caso.
Trovo triste che oramai la vita si possa controllare da un telefono; controllare le proprie amicizie, controllare le proprie relazioni, controllare il proprio lavoro, controllare qualsiasi cosa. Purtroppo un giorno, poi, sarà lui che controllerà noi.
Eulero calcolava senza sforzo apparente, così come gli uomini respirano o le aquile si sostengono nel vento.
Considero le dottrine evoluzionistiche di Darwin, Haeckel e Huxley, come tramontate senza speranza.
I pensieri di una persona comune valgono spesso quanto quelli di un saggio, la differenza è che quelli del saggio si ricordano, quelli della persona comune no.
Il trillare del telefono dovrebbe essere più intelligente.Un crescendo in nove squilli dal soave al fastidiosetto.Al decimo, sempre, 140 decibel esplicativi al “chiamante”…Vaffanculo, non rispondo!
Il Big Bang, la teoria della creazione, certamente affascina.Pur spiegando raffazzonando e rabberciardo accomodanti chiosesulla formazione dell’universo.Fosse diverso?Se l’universo fosse l’utero d’un Entità d’inimmaginabilegargantuesca colossità?L’universo sarebbe un feto, dovrebbe ancora nascere.Affascinante.Certamente teoria migliore che dell’Entità fossimo l’intestino.