Walter Benjamin – Scienza e tecnologia
La tecnologia non è la conoscenza profonda della natura ma la relazione fra la natura e l’uomo.
La tecnologia non è la conoscenza profonda della natura ma la relazione fra la natura e l’uomo.
Un matematico che non abbia un po’ del poeta non può essere un perfetto matematico.
Eulero calcolava senza sforzo apparente, così come gli uomini respirano o le aquile si sostengono nel vento.
Tutta la conoscenza prescentifica, sia essa animale o umana, è dogmatica; e con la scoperta del metodo non dogmatico, cioè del metodo critico, comincia la scienza.
La cosa triste, a proposito dell’intelligenza artificiale, è che le manca l’artificio e quindi l’intelligenza.
Ho un’idea piuttosto strana della magia. La vedo nelle dure leggi della fisica, ma senza imporre alle leggi quello che so o che credo di sapere o peggio ancora quello che vorrei. La conoscenza assoluta non mi attira perché poi non c’è più spazio per l’immaginazione, che ci gira intorno cercando di dare una forma all’indistinto. Si disegna un’idea, ma nessun pensiero può cambiare quella forma, l’essere. Non chiamerei magia sottomettere una legge alle proprie aspirazioni, significa odiare la natura che non vuole assecondare i desideri tiranneggiati con la forza. Se lo facesse, non mi fiderei di questa apparenza. Una struttura non muta a casaccio sottomettendosi a chissà quale grande potere. Una formula, qualsiasi, si fonda prima di tutto sulla legge e non su un desiderio, e si svolge nel tempo, breve o lunghissima. Il risultato giusto o sbagliato dipende dallo svolgimento, e può essere solo quello che in effetti già è. Si vede quindi prima, solo se lo si vuole vedere, oppure, se si è in grado di vederlo. Mettersi a fare la guerra contro il risultato perché non piace, anzi contro la stessa legge che dice chiaramente quello che sarà e tuttavia fregandosene altamente, ha un che di nefasto. Sfidare la matematica vuol dire sfidare l’universo intero e le sue leggi, non si gioca solo contro una vita, ma proprio contro la Vita generale, e questa non è una persona, nonostante i brutali tentativi di sostituirsi ad essa.
L’arte della critica in poche parole: elaborare slogan senza tradire le idee.